Barack Obama, saggezza politica e alto spessore umano


“La terra promessa”, l’ultimo libro del 44esimo presidente degli Stati Uniti

—  Agenzia di Stampa Agim —

Tra cultura, democrazia con annesso il suo significato profondo, i suoi trascorsi istituzionali, e l’etica presidenziale che si rivolge principalmente a una politica capace di tutelare i bisogni del ceto meno abbiente, Barack Obama in collegamento televisivo dagli Stati Uniti d’America con lo studio Rai di “Che tempo che fa”, ha presentato la sua ultima fatica letteraria intitolata “La terra promessa” edito da Garzanti. Ho seguito con grande interesse questa intervista di Fabio Fazio con la curiosità di chi, come me, per percorso professionale si trova spesso a dovere affrontare interviste anche a figure politiche. Personaggi che mi hanno qualche volta portato nei meandri del qualunquismo politico, in cui il pensiero disfattista ha superato istintivamente l’equilibrio di saper selezionare persone e cose, prima di procedere alla generale negatività del settore politico. Sì, perché forse non è proprio tutto da intendere come un mondo incapace di andare di pari passo con il rispetto delle persone comuni che hanno bisogno di essere ascoltate nei loro quotidiani bisogni. Ebbene, ieri sera, dopo avere ascoltato le parole del 44esimo presidente degli Stati Uniti d’America, ho ricominciato ad individuare la speranza perduta di valori legati a certi uomini che fanno politica. Non so se Barack Obama sia da ritenere una mosca bianca in un mondo avvelenato da sopraffazioni per raggiungere lo scopo di un Potere atto solo a soddisfare il proprio ego, tuttavia, attraverso questa intervista che è stata seguita da 5 milioni di spettatori con picchi del 17% di share e che in base a quanto dichiarato da Luciana Littizzetto – nulla è costata alla Rai – fa pensare certamente alla positività di un incontro televisivo a distanza che ha focalizzato diversi spunti di riflessione. Prima di tutto la naturalezza e la semplicità con la quale ha svolto l’importante ruolo di presidente degli Stati Uniti d’America, una carica di grande responsabilità nello scenario politico mondiale. Eppure sono emersi tra gli altri tanti argomenti come la sua passione per il basket, il suo desiderio di bambino che sognava di fare l’architetto, le figlie adolescenti, l’importanza della moglie Michelle, il pensiero romantico del tempo che fugge via, mentre i suoi capelli sono diventati bianchi, e poi l’amore che vince sempre a discapito del male, mentre il punto nevralgico della sua aspirazione politica è stato l’insegnamento umano di Gandhi, cui Barack Obama si è ispirato nelle relazioni internazionali. Tutto racchiuso in un libro, “La terra promessa” le cui pagine sono la testimonianza diretta di un vissuto presidenziale intriso di problemi, responsabilità, ma anche tanto modo di gestire tutto con la semplicità dell’uomo comune che si è trovato a vivere alla Casa Bianca assieme alla famiglia, senza mai stravolgere quelle abitudini che sono l’emblema dello sforzo di condurre il più possibile una vita normale. Certo, anche se per ovvie ragioni non andava lui direttamente a fare la spesa al supermercato, gli mancava molto e sognava spesso di uscire senza il codazzo di guardaspalle e il desiderio di fare una passeggiata assieme a Michelle e le sue figlie, senza essere riconosciuto da nessuno. Storie di un personaggio davvero unico che, tuttavia, non è amato da tutti, specie da coloro i quali in questo ruolo avrebbero visto volentieri quello che è stato poi il suo successore, e cioè un comandante supremo dal pugno duro e senza il rispetto per i popoli, le razze, le diversità di religione e di pensiero, il colore della pelle e tutto ciò che si chiama democrazia di un popolo civile. “Di Capitol Hill” ha detto Obama a Fabio Fazio “Non potremo mai cancellare quelle immagini. Dobbiamo ricordare che la democrazia non è un dono che viene dal cielo, ogni giorno dobbiamo lottare per non perderla. In ogni paese europeo si vede quello che è successo a Capitol Hill, c’è una gara in tutto il mondo fra chi crede nella democrazia e chi crede nella tensione. Dobbiamo darci da fare di più e credere nei nostri principi”. Democrazia, informazione corretta, insegnamenti ed esempi straordinari che mi hanno fatto riflettere, pensare a lungo come certe logiche umane di corretto pensiero vengano sempre distorte ad arte a favore di un narcisismo e un ego che, purtroppo, si ripeterà sempre nella storia dell’uomo, ma sono sicuro che non potrà mai sopraffarla. E per fortuna che certi buoni sentimenti che ogni tanto arrivano da uomini potenti come lo è stato Barack Obama, incoraggino a vedere il mondo con un barlume di speranza che non dobbiamo mai perdere di vista.

Salvino Cavallaro                    

 

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